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La relazione tra Egitto e camicia

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29 giorni fa Nessun commento

La relazione tra Egitto e camicia

La valle del Nilo con i suoi estuari ha sempre svolto una importante funzione di vie di comunicazione, scambio culturale, commerciale con l'Egitto e le nazioni limitrofe. Proprio lungo le rive del Nilo è coltivato il cotone egiziano, in un ambiente favorevole che combina un clima mediterraneo, terreni fertili ed una tradizione agricola secolare.
La sua lavorazione richiede grande abilità artigianale. La raccolta avviene ancora in gran parte a mano, per garantire che solo i boccioli più maturi vengano selezionati, preservando così l'integrità delle fibre, la cui lunghezza può arrivare fino a 5cm. Una volta raccolto, il cotone passa attraverso un processo di filatura e tessitura che ne esalta le proprietà, creando in questa maniera tessuti leggeri e traspiranti.
Anche le nostre camicie utilizzano tessuti egiziani. In particolare, i tessuti più leggeri come il batista, lo zephir ed il voilè grazie alla fibra lunga del cotone egizio consente di tessere tessuti con filati che arrivano fino al nm 180 in doppio ritorto.

Con il cotone egiziano si faceva il kalasiris che presenta una sorprendente affinità con la nostra camicia moderna, poiché entrambi rappresentano capi di abbigliamento funzionali e simbolici. Il kalasiris, indossato dagli antichi egizi, era un abito lungo e leggero, che conferiva libertà di movimento e freschezza nel caldo del deserto.
Analogamente, la camicia, nella sua versione contemporanea, può essere sia un indumento casual che formale, realizzata in materiali traspiranti e confortevoli. Entrambi i capi riflettono il contesto sociale e culturale del loro tempo.

Il kalasiris era spesso decorato con motivi simbolici e colori che indicavano lo stato sociale del portatore, era infatti indossato anche da figure di grande rilievo nell'antico Egitto, come Ramesse II, che lo indossava tra il 1279 e il 1213 a.C. durante il Nuovo Regno. Questo abbigliamento non solo evidenziava il rango del faraone, ma rifletteva anche l'importanza della simbologia e della cultura visiva nella società egizia, dove ogni dettaglio del vestiario aveva un significato profondo.
Il kalasiris poteva essere adattato per diverse occasioni, dalle cerimonie religiose ad eventi quotidiani, così come la camicia si presta ad innumerevoli abbinamenti e contesti, da quelli informali a quelli più formali. Questa capacità di adattamento dimostra come il vestire, oltre alla funzione pratica, possa servire come un linguaggio visivo attraverso il quale le persone comunicano chi sono e come si relazionano al mondo.

In conclusione, il kalasiris e le nostre camicie non solo condividono caratteristiche pratiche ed estetiche, ma condividono anche l'unione della storia e dei materiali grazie alla coltivazione della materia prima, in questo modo continuiamo ad evolverci ed a rispondere ai bisogni delle società contemporanee.

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